WWW
Il web è una cosa strana,
la libertà dell’ignorante regna sovrana,
dicevano i latini, dal mento volitivo, della lega anseatica, necesse est navigare,
e ci si trova imbrigliati nella rete come cozze messe a corrente da lampare.
Ci immergiamo, ogni santo giorno, nella melma del World Wide Web
senza bussola, come turisti nomadi intimiditi alla ricerca di un Club Med,
siamo incalliti e spensierati come membri di una neo-avanguardia
imbarcati, veri coatti, nelle cabine della Costa Concordia,
incuranti che a forza di navigare si finisca davanti ad un machete,
nella jungla sadomaso dei webmaster t’imbatti sempre in un webete,
disponibile a imbavagliarti in un rapporto di connessione / sconnessione,
convincendoti, senza fatica, d’esser tu il set da circoncisione.
Questi miei stupidi versi dove andranno mai a parare,
se qualunque palla finisce in rete senza possibilità di verificare,
senza opportunità di criticare, ti saltano addosso in branco, come neo-fascisti,
fasci in fasce con in bocca un biberon da insaziabili etilisti,
davanti all’uomo webete ogni ragionamento cade,
l’aristocrazia del web si incentra sulla marca di De Sade,
«lasciate ogni speranza» o voi che entrate, in blog
se avete il torto di non spartir merende col barone Sacher-Masoch.
La verità è che navigare è diventato un dramma,
senza aver attaccato all’USB del tuo Pc i fili dell’elettroencefalogramma:
chi non ha intuito che il www sia diventato un outlet,
sia condannato a osservar la rete come Boris Beckett.
WWW
The web is a strange thing,
the freedom of the ignorant reigns supreme,
as the voluptuous-chinned Latins of the Hanseatic League used to say, necesse est navigare,
and we find ourselves stuck in the network like mussels in the current of the lamparo.
Every holy day we plunge into the mud of the World Wide Web,
disorientated like intimidated nomadic tourists looking for a Club Med,
tough and carefree like members of a neo-avant-garde,
embarked, real roughnecks, in the cabins of the Costa Concordia,
carefree enough to sail that everything ends up in front of a machete,
in the sado-masochistic jungle of webmasters, you always come across a webheber,
ready to gag you in a connection/disconnection relationship,
by convincing you, with ease, that you yourself are circumcision material.
My silly worms, where will they ever go
if any ball ends up in the net without the possibility of verifying,
no opportunity to criticise, if they fall on you in herds like neo-fascists ,
bundles in layettes with a baby bottle in their mouths as insatiable alcoholics,
all reasoning falls before the webbeast,
the web aristocracy centres on the De Sade brand,
‘abandon all hope’ you who enter here, in blog
if you're wrong enough not to share tastes with Baron Sacher-Masoch's.
In truth browsing has become a drama,
without having to connect the USB of your PC to the wires of an electroencephalogram:
who hasn't guessed that the www has become an outlet,
is condemned to observe the net like Boris Beckett.
EPIMILLIGRAMMA
Non ti devi incazzare se, a volte, ti nomino,
sai, t’ho reso immortale come un «ritratto d’anonimo».
Incide meglio il mio inchiostro che una ciotola di cicuta:
senza che nessuno lo sappia la tua fama si è evoluta.
EPIMILLIGRAMME
You don't have to put yourself in color if you look at your name,
you know, I'll make you immortal in “portrait d'anonyme”.
My ink cuts better than a bowl of hemlock:
without anyone knowing your fame has evolved.
MANGIANO VOCI
se hanno carta bianca, i nuovi scrittori che cantano senza Musa
emulerebbero Géricault nella sua zattera della Medusa.
L’arte italiana è diventata un assalto al forno,
sbocciano versi a «cazzo» che neanche i membri di un film porno,
anche nel Poetryweb l’attore si confonde con il montatore,
rigurgitando testi tanto anacronistici da andare in copertina su Le Ore.
La democrazia lirica non deve essere una lirica da due lire,
indispensabile è studiare e non è vietato severamente approfondire
oramai tutti improvvisano, protesizzatisi con un bloc-notes,
come se invece che far cultura doves sero iscriversi a Tú sí que vales.
Per la scrittura sul www dovremmo mettere un test d’ingresso,
vietato toccare la tastiera sotto minaccia di sollecito decesso,
non occorre all’arte tardomoderna, Lucini docet, attempiarsi rivoltelle,
la malattia incurabile d’inizio secolo si chiama Adsl.
THEY EAT VOICES
if they have white paper, the new writers who sing without a Muse,
would rival Géricault in his Raft of the Medusa.
Italian art has become an assault on the pot,
more fulfilled in the ‘brothel’ than the members of a porn film,
so in the Poetryweb the actor is confused with a stallion
full of anachronistic texts fit for the cover of Le Ore.
Lyrical democracy must not be a two-bit lyric,
it is essential to study and it is not forbidden to go deeper,
all of them now strictly improvising, equipped with a notepad,
as if they should sign up for Tú sí que vales rather than culture.
To write on the www we should set up an entry test,
It's forbidden to touch the keyboard on pain of sudden death,
not suitable for late modern art, Lucini teaches, his revolver at his head,
the incurable disease of the turn of the century is called Adsl.
TOMBA D’IGNOTO
Cadavere n.2,
l’ombra dell’onda riflessa nella mia retina destra,
mani serrate ad afferrar sabbie mediterranee
indossate sotto bermuda rossi da surf.
Cadavere n. 7,
tentativi di urla smorzati alla bocca dello stomaco
cartine da hashish di Marrakech nelle mie tasche,
scarsi, i dirham, seminati tra borsello e calzoni,
mi condussero in bocca all’abisso.
Cadavere n. 12,
«Eloì, Eloì, lemà sabactàni»,
non ricordo chi l’urlava a chi
non essendo scritto nel Corano:
anch’io sono morto invocandolo invano.
Cadavere n. 18,
ritirata sulle strade tra le dune di Misurata,
in slalom assetato tra missili amici e nemici,
e morire d’acqua.
Cadavere n. 20,
benché i nomadi, come me, ondeggino
sulle navi del deserto, fluidità detonate,
mai s’abitueranno ad annegare.
Ogni tomba d’ignoto migrante
sussurra che è duro abbracciare
una morte che viene dal mare.
IGNOTE TOMB
Corpse No. 2,
the shadow of the wave reflected in my right retina,
hands clenched to grasp Mediterranean sands
worn under red surfing bermudas.
Corpse n.7,
muffled screaming attempts at the pit of my stomach
Marrakech hash maps in my pockets,
scanty dirhams sown between my purse and trousers,
led me to the mouth of the abyss.
Corpse No. 12,
‘Eloi, Eloi, lemà sabactàni’,
I don't remember who was shouting it to whom
not being written in the Koran:
I too died invoking it in vain.
Corpse No. 18,
retreating on the roads between the dunes of Misrata,
in thirsty slalom between friendly and enemy missiles,
and dying of water.
Corpse No 20,
although nomads, like me, sway
on desert ships, detonated fluids,
never will they get used to drowning.
Every grave of the unknown migrant
whispers that it is hard to embrace
a death that comes from the sea.
CHI CI CAPISCE È BRAVO
Se non mi chiamassi Nibbio, chi ci capisce è bravo
vorrei scrivere versi degni del Dolce Stil Novo,
nessuno si rivolti nella tomba, stile volta Gabbana,
sconvolti che alla Fata alletti assai la Durlindana.
Aletto, era una furia in un’Eneide da film porno,
sulle cime del Pornaso scrive versi d’alto bordo,
non riuscendo – come i Giuliani- a batter metri in anapesto,
le riviste le rispondono: «ripassi nel 200 avanti Cristo».
Se non mi chiamassi Griso, chi ci capisce è bravo
Malena Mastromarino, eletta col Pd, recita in Uccelli di Ruvo,
la lista Forza Italia rigurgita olgettine e olgettini,
Rolling Stones millanta che a troie ci manderà Salvini.
Saviano, Edizioni Mondadori, romanziere della Mala Vita
raccoglie assegni in bianco con due svolazzi di matita,
beati i mestieranti, di essi è la repubblica dei valentuomini,
scarto sotto scorta, finge di credersi Salvemini.
Chi ci capisce è bravo, in questo mondo di fake news,
forse nel 2070 trionferà cassoeûla con cuscus,
Berlusconi avrà trent’anni, il Papa sarà marziano,
i romani, col canotto, fuggiranno a Città del Vaticano.
WHO UNDERSTANDS US IS GOOD
If i were not called Nibbio, who understands us is good
I would like to write verses worthy of the Dolce Stil Novo,
no one turn in his grave, Gabbana vault style,
shocked that the Fairy would allure Durlindana much.
Aletto, he was a fury in a porn-movie Aeneid,
on the peaks of Pornaso writes high verse,
failing-as the Giuliani- to beat meters in anapest,
the journals answer her, “review in 200 B.C.”
If you didn't call me Griso, those who understand us are good
Malena Mastromarino, elected with the PD, stars in Birds of Ruvo,
the Forza Italia list regurgitates olgettine and olgettini,
Rolling Stones mills that Salvini will send us sluts.
Saviano, Mondadori Editions, novelist of the Mala Vita
collects blank checks with two pencil flutters,
blessed are the tradesmen, of them is the republic of the worthy men,
discard under escort, pretends to believe himself Salvemini.
He who understands us is good, in this world of fake news,
perhaps in 2070 cassoeûla with couscous will triumph,
Berlusconi will be 30 years old, the Pope will be a martian,
the Romans, with the dinghy, will flee to Vatican City.
IL PARADISO DEI BIMBI DIMENTICATI
Paradiso dei bimbi dimenticati,
ci giocano i bambini morti addormentati
nelle macchine roventi, senza sollievo,
vittime di crisi mnemoniche da affaticamento lavorativo
che non fanno scordare budgets, riunioni o certificati.
Giocano le bambine in un’incessante estate,
indifferenti al sole che le ha disidratate,
libere di librarsi in maree d’aria
in barba ai brutti momenti trascorsi in crisi respiratoria,
senza dover sentire caldo e sete.
Paradiso dei bimbi dimenticati,
ci giocano i bambini morti addormentati
strangolati dall’insicurezza delle cinture,
in accalorata attesa di riabbracciare, senza rancore,
chi li ha assassinati.
THE FORGOTTEN CHILDREN'S PARADISE
Forgotten children's paradise,
there play dead children asleep
in hot cars, without relief,
victims of mnemonic crises from work fatigue
that make them forget budgets, meetings or certificates.
Little girls play in a relentless summer,
indifferent to the sun that has dehydrated them,
free to soar in tides of air
in spite of the bad moments spent in respiratory crisis,
without having to feel heat and thirst.
Forgotten children's paradise,
dead children asleep play there
strangled by the insecurity of belts,
eagerly waiting to re-embrace, without rancour,
those who murdered them.
Ivan Pozzoni è nato a Monza nel 1976. Ha introdotto in Italia la materia della Law and Literature. Ha diffuso saggi su filosofi italiani e su etica e teoria del diritto del mondo antico; ha collaborato con con numerose riviste italiane e internazionali. Tra 2007 e 2018 sono uscite varie sue raccolte di versi: Underground e Riserva Indiana, con A&B Editrice, Versi Introversi, Mostri, Galata morente, Carmina non dant damen, Scarti di magazzino, Qui gli austriaci sono più severi dei Borboni, Cherchez la troika e La malattia invettiva con Limina Mentis, Lame da rasoi, con Joker, Il Guastatore, con Cleup, Patroclo non deve morire, con deComporre Edizioni. È stato fondatore e direttore della rivista letteraria Il Guastatore – Quaderni «neon»-avanguardisti; è stato fondatore e direttore della rivista letteraria L’Arrivista; è stato direttore esecutivo della rivista filosofica internazionale Información Filosófica; è, o è stato, direttore delle collane Esprit (Limina Mentis), Nidaba (Gilgamesh Edizioni) e Fuzzy (deComporre). Ha fondato una quindicina di case editrici socialiste autogestite. Ha scritto/curato 150 volumi, scritto 1000 saggi, fondato un movimento d'avanguardia (NeoN-avanguardismo, approvato da Zygmunt Bauman), con mille movimentisti, e steso un Anti-Manifesto NeoN-Avanguardista, È menzionato nei maggiori manuali universitari di storia della letteratura, storiografia filosofica e nei maggiori volumi di critica letteraria.Il suo volume La malattia invettivavince Raduga, menzione della critica al Montano e allo Strega. Viene inserito nell’Atlante dei poeti italiani contemporaneidell’Università di Bologna ed è inserito molteplici volte nella maggiore rivista internazionale di letteratura, Gradiva.I suoi versi sono tradotti in francese, inglese e spagnolo. Nel 2024, dopo sei anni di ritiro totale allo studio accademico, rientra nel mondo artistico italiano e fonda il collettivo NSEAE (Nuova socio/etno/antropologia estetica).
Ivan Pozzoni was born in Monza in 1976. He introduced Law and Literaturein Italy and the publication of essays on Italian philosophers and on the ethics and juridical theory of the ancient world; He collaborated with several Italian and international magazines. Between 2007 and 2018, different versions of the books were published: Undergroundand Riserva Indiana, with A&B Editrice, Versi Introversi, Mostri, Galata morente, Carmina non dant damen, Scarti di magazzino, Here the Austrians are more severe than the Bourbons, Cherchez the troika. et The Invective Disease with Limina Mentis,Lame da rasoi, with Joker, Il Guastatore, with Cleup, Patroclo non deve morire, with deComporre Edizioni. He was the founder and director of the literary magazine Il Guastatore – «neon»-avant-garde notebooks; he was the founder and director of the literary magazine L'Arrivista; he is the editor and chef of the international philosophical magazine Información Filosófica; he is, or has been, creator of the series Esprit (Limina Mentis), Nidaba (Gilgamesh Edizioni) and Fuzzy (deComporre). It contains a fortnight of autogérées socialistes edition houses. He wrote 150 volumes, wrote 1000 essays, founded an avant-garde movement (NéoN-avant-gardisme, approved by Zygmunt Bauman), with a millier of movements, and wrote an Anti-manifesto NéoN-Avant-gardiste. This is mentioned in the main university manuals of literature history, philosophical history and in the main volumes of literary criticism. His book La malattia invettiva wins Raduga, mention of the critique of Montano et Strega. He is included in the Atlas of contemporary Italian poetsof the University of Bologne and figures à plusieurs reprized in the great international literature review ofGradiva. His verses are translated into French, English and Spanish. In 2024, after six years of total retrait of academic studies, he return to the Italian artistic world and melts the NSEAE Kolektivne (New socio/ethno/aesthetic anthropology).
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